Disegna te in una giornata di sole con la tua ombra
Tuttavia preferisco passare alla fase dell’osservazione diretta, così usciamo fuori e chiedo loro di mettersi a guardare e scrivere quello che sembra interessante per il loro studio delle ombre. Singolarmente partono ad esplorare le ombre del cortile, della piazza e qualcuno si avventura un po’ più in là.
La prima cosa che chiedo è un lavoro individuale, perché in solitudine ci confrontiamo con noi stessi e i nostri pensieri. Le parole evocative che ciascuno fa uscire vengono poi condivise . Propongo infatti ai partecipanti, di provare a scrivere in piccoli gruppi, un testo o una poesia sull’ombra.
"L'ombra è molto spessopiù lunga di quello che la emetteperò se c'è un bucoanche l'ombra ce l'ha.Un'ombra sopra l'altra non si vede"Francesco, 9 anni
"L'ombra ha tante forma.L'ombra dei bambini si muove continuamente.Invece l'ombra delle piante, degli alberi è immobile.L'ombra della scuola è molto grande."Patrizia, 10 anni
"L'ombra non ha odore e non fa rumore"Asia, 10 anni
"Le ombre si muovono con te, non le vedi staccarsi da tedove c'è ombra c'è più freddopiù luce c'è e più è nera l'ombrale ombre non hanno la forma perfetta del proprietario"Margherita, 10 anni
Sono i primi momenti di incontro e di scambio, c’è da decidere che strada seguire, come comporre qualcosa che appartiene a tutti.
Solo alla fine di tutto il percorso torneremo sui disegni iniziali e, forse, li osserveremo con occhi nuovi.
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