Mary Everest Boole e le curve di Everest

In classe ci è giunta una lettera dal tono arcaico e leggermente pomposo (qui potete scaricarla):

Dalla busta speciale è saltata fuori una sfida intrigante: riuscite a creare curve utilizzando soltanto linee rette?

Che impresa ardua! Armati di righelli, i ragazzi si sono messi all’opera, ma si sono ritrovati di fronte a un intricato groviglio di linee o, al contrario, a curve tracciate dal movimento del righello, senza nemmeno l’ombra di una vera retta. Non era affatto semplice! Mary aveva orchestrato una partenza volutamente veloce e un po’ caotica, giusto per introdurre un gioco più sistematico che si trovava nella sfida 2: una scheda da osservare e comprendere.

  • Downloads  (Qui trovate a pag. 4 e 5 due modelli utilizzabili)

L’obiettivo era esaminare la scheda, interpretarla correttamente e provare a riprodurre sul quaderno quanto richiesto. Ben presto abbiamo intuito che i numeri 1 andavano collegati fra loro, poi i 2, quindi i 3 e così via… Man mano che seguivamo le indicazioni, quasi per magia, iniziava ad apparire davvero una curva! Certo, la sfida ha richiesto impegno, ma il risultato è sorprendente: è incredibile come tante linee rette possano generare una curva!





A concepire questa affascinante attività è stata proprio Mary Everest Boole, una matematica che ideò un metodo per insegnare la geometria in modo pratico e divertente. Tra l’altro, suo zio fu il primo a calcolare l’altezza di quella maestosa montagna che oggi porta il loro nome: l’Everest, la vetta più alta del pianeta!



Troverete questa e molte altre proposte nel libro “Matematica per ragazzi” (Ed. Il Castello). Ogni capitolo presenta un personaggio storico della matematica, accompagnato da un’attività che ne riprende l’idea chiave. Vi racconterò altre sfide prossimamente: anche in quelle, in classe è arrivata una lettera “firmata” dal grande matematico (o matematica) protagonista dell’avventura!





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