La scatolina delle ipotesi



Ho l’impressione che i bambini che sanno fare stime con una certa efficacia siano anche quelli che poi si muovono meglio in matematica. Per questo, nel tempo, ho cercato occasioni per allenare questa competenza, partendo dal quotidiano: siamo in gita davanti a un palazzo – “Chiudete gli occhi, quante finestre avete visto?” – oppure stanno giocando con le lumache – “Chiudete gli occhi, quante lumache ci sono?”. Piccoli momenti utili per allenare l’occhio e la mente.




Da qui nasce la scatolina delle ipotesi. Un gioco che facciamo dalla seconda e poi adattato nel tempo. È molto semplice: una scatolina, un piccolo contenitore pieno di palline decorative, due giocatori. Ogni bambino ha 100 punti. Il primo inserisce un certo numero di palline nella scatola. Il secondo le osserva per pochi secondi e prova a stimare quante siano. Poi si contano. La differenza tra il numero stimato e quello reale viene sottratta al punteggio iniziale. Più la stima è precisa, meno punti si perdono.

Uno strumento minimo, ma che funziona. E spesso, da questi giochi, nascono buone domande.







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