Quest’anno ho voluto proporre ai bambini una riflessione scritta su ciò che si aspettano dalla pagella. Quali sono i loro punti di forza? Dove sentono di dover migliorare? E quale voto ritengono giusto ricevere in matematica?
Ho detto loro che avrei preso in considerazione il voto che si attribuivano, chiedendo però di argomentarlo con attenzione, basandosi sulle verifiche fatte e sul lavoro svolto in classe. Non c’è stato alcun scompiglio, anzi, hanno riflettuto profondamente, mettendo in discussione i propri risultati e cercando di giustificarli nel modo più preciso possibile.
Su 22 bambini, in quasi tutti i casi la loro autovalutazione ha coinciso con la mia. In tre voci ho aumentato il voto rispetto a quello che avevo in mente, perché hanno saputo motivare in modo convincente la loro scelta. In due, invece, ho ritenuto che il livello richiesto non corrispondesse ai risultati ottenuti nel tempo, e ho spiegato loro il perché. Tutti hanno ricevuto una mia riflessione scritta dietro la loro.
È stato un esperimento interessante, che ha fatto emergere la loro capacità di guardarsi dentro con sincerità e di riconoscere i propri progressi e le proprie difficoltà. Le lettere di riflessione sono lunghe e personali, riporto solo qualche estratto e qualche risposta. Un esercizio che insegna che quando sappiamo dare loro fiducia e mezzi, sanno prendersi la responsabilità del proprio percorso di apprendimento anche a 10 anni!
Commenti
Posta un commento